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Circoli privati e COVID, il prologo dell’epilogo

A partire da oggi sono praticamente terminate le restrizioni previste dal Governo italiano per fronteggiare l’epidemia da covid. Infatti, l’Ordinanza del Ministero della Salute del 28 aprile u.s. elimina sia l’obbligo di esibizione del green pass anche nei circoli privati sia l’utilizzo della mascherina a protezione delle vie respiratorie.

Rimane solo l’obbligo dell’utilizzo delle mascherine per “gli spettacoli aperti al pubblico che si svolgono al chiuso (…) e in altri locali assimilati” che andrebbe, per buona creanza, esteso ai circoli privati in cui si organizzano spettacoli.

Con la speranza di lasciare alle spalle gli oltre due anni di restrizioni che per molti purtroppo sono state gravosissime, salutiamo questo ritorno ad una prudente normalità con gioia, anche per dimenticare i tanti ciarlatani che negli ultimi ventiquattro mesi si sono inventati fantasiosi e pericolosissimi protocolli per aggirare illegalmente le restrizioni.

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Circoli privati e green pass dopo il 31 marzo 2022

La fine dello stato di emergenza non ha apportato modifiche per quanto riguarda i circoli privati.

L’articolo 7 c. 1 lett. c) del Decreto-Legge 24 del 24 marzo 2022 limita l’accesso alle attività che si svolgono al chiuso nei centri ricreativi e culturali ai soli possessori della versione rafforzata della certificazione verde fino al 30 aprile.

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Circoli e SUPER green pass, nuove disposizioni

Per accedere ai circoli culturali e ricreativi, secondo le nuove indicazioni, è necessario possedere il Super Green Pass; la certificazione base non basta più.

La confortante notizia è che i circoli sembra che non rimarranno chiusi neppure in zona rossa.

Fonte: o è al solito, è il sito del Governo.

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Circoli e SUPER GREEN Pass

La normativa che ha introdotto il c.d. “Super Green Pass” ha lambìto i circoli privati.

Specificamente, nei club AL CHIUSO, è consentito l’accesso a chi ha il Green Pass base (per cui basta anche un tampone molecolare) se il club si trova in zona bianca o gialla; per l’accesso alla zona arancione è necessaria la versione “rafforzata” del Green Pass.

FONTE: sito del Governo

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Circoli e green pass

Ai sensi dell’art. 3 del DL 23/7/21 n. 105, a far data da oggi, in zona bianca l’accesso a:

a) servizi di ristorazione svolti da  qualsiasi  esercizio per il consumo al tavolo, al chiuso; 

b) spettacoli aperti al pubblico, eventi e competizioni sportivi; 

c) musei, altri istituti e luoghi della cultura e mostre; 

d) piscine, centri natatori, palestre, sport di squadra, centri benessere, anche all’interno di strutture ricettive, limitatamente alle attività al chiuso; 

e) sagre e fiere, convegni e congressi; 

f) centri termali, parchi tematici e di divertimento; 

g) le attività al chiuso di centri culturali, centri sociali e  ricreativi, e le relative attività di ristorazione;

è consentito esclusivamente ai soggetti muniti di una delle “certificazioni verdi COVID-19”.

Può ottenere la “Certificazione verde COVID-19” (nota come “green pass”) la persona che è stata vaccinata contro il COVID-19, ne è guarita, oppure ha ottenuto un risultato negativo al test. 

Le disposizioni però non si applicano ai soggetti che ne sono esentati sulla base di idonea certificazione medica.

La frequentazione di attività all’aperto non prevede green pass.

All’associazione non è richiesto di controllare il risultato del test o la ricevuta della avvenuta vaccinazione, ma solo e soltanto di verificare il green pass. È possibile farlo con la app “Verifica C19”.

Ogni socio, anche i volontari ed i componenti del consiglio direttivo, devono essere muniti di green pass per partecipare alle attività istituzionali.

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La ripresa delle attività

Dal primo luglio possono essere riattivate le attività istituzionali, con i divieti e le prescrizioni previsti – uso della mascherina, divieto di assembramento etc.